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1980 - 1987

Il Periodo Tedesco

Dopo la parentesi Partenopea il Segretario Generale Malfatti decide per lui per la ben più importante Ambasciata a Bonn. Luigi Vittorio e sua moglie Giovanna giungono a Bonn, il 14 gennaio 1980, in treno da Francoforte (una scelta a dir poco originale) con l’Intercity "Germania” ed il Capo Stazione in alta uniforme in attesa sul marciapiede insieme al Cerimoniale degli Esteri e al personale diplomatico dell'Ambasciata!

 

Dal 1980 al 1987 Luigi Vittorio, Ambasciatore a Bonn, percorre tutto il territorio con visite frequentissime ovunque, e colloqui con tutti i Presidenti dei Länder, con personalità locali, molti Sindaci e con molti Istituti culturali importanti, come la Bertelsmann Stiftung o la Friedrich Ebert Stiftung. Visita spesso e tiene conferenze in quasi tutte le Università, dove è ricevuto con particolare attenzione soprattutto perché l’Herr Professor und Kollege, è l'unico italiano membro dell'Associazione dei Professori Universitari.

 

Intrattiene intensi contatti politici in loco e anche con esponenti politici dall’Italia. Significativo il suo inserimento nella politica tedesca e con frequenti partecipazioni a programmi televisivi e radiofonici e frequentissime interviste su giornali nonché innumerevoli contributi a libri collettanei (oltre un centinaio) dove la sua firma è richiesta ed apprezzata. E’ infatti un commentatore ricercato e quindi molti discorsi e conferenze con partecipazione continua alle attività delle istituzioni culturali, dalla Europa Union all’Aspen o alla Koerner Stiftung o alla Bertelsmann Stiftung, nonché come oratore d'onore in molte importanti istituzioni tedesche e interviste di stampa, radiofoniche e televisive e frequente partecipazione a talk-shows, per i quali è ospite ricercato.

 

Assicura la sua presenza alle fiere di ogni specie con molto apprezzamento da parte degli espositori italiani. Del resto grazie al prestigio acquisito tale attività continuerà anche dopo la cessazione dell’incarico di Ambasciatore per larga parte degli anni ’90. Di quel periodo ci sono anche numerosi articoli in riviste politiche e scientifiche.
 

Particolare attenzione viene prestata alle comunità degli italiani, visitate con frequenza e con successi personali, soprattutto a Wolfsburg, città simbolo della presenza dei lavoratori italiani in Germania. Riesce a stabilire un contatto diretto con le comunità italiane non più mediato dalle organizzazioni politicizzate, considerate poco rappresentative. Per lo stesso motivo si oppone alla istituzione di Comitati eletti dei lavoratori, ritenendoli inutili, cosa che troverà conferma nei fatti dopo la sua partenza dalla Germania.
 

Un’ attività di successo ricordata anche dopo molti lustri è riassunta in un suo libro in tedesco ”Wenn schon denn schon”, venduto in oltre diecimila esemplari. Il 1 Dicembre 1988, il libro fu presentato a Bonn dal Ministro degli Esteri Genscher, riconoscimento non consueto, ed anche citato dagli ex-Cancelliere Schmidt e Kohl.

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