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1967 - 1980

Helsinki e la CSCE

Nel 1969 Luigi Vittorio fu trasferito a Roma, dove venne assegnato alla Direzione generale Affari Politici e si occupò della Commission on Security and Cooperation in Europe (CSCE).

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La preparazione della CSCE comporta un’attività intensa e frequenti missioni all’estero, anche con l’Ambasciatore Roberto Ducci. Dall’inizio della conferenza nel novembre 1972, questa partecipazione impone lunghi soggiorni ad Helsinki prima e poi a Ginevra fra il 1972 e il 1975 in qualità di Vice Capo della Delegazione Italiana. Anni di intenso lavoro con numerosi viaggi che lo costringono lontano dalla sua famiglia anche per lunghi periodi. Questo lavoro confluirà nel volume "Testimonianze di un negoziato", ad oggi considerato ancora uno dei principali testi di riferimento sul negoziato in seno alla Conferenza di Helsinki. 

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Tra il 1975 e il 1977 Luigi Vittorio accettò l’incarico di Vice Direttore Generale per le Relazioni Culturali insieme all’Ambasciatore Vittorio Cordero di Montezemolo, dove si occupò delle normative in ambito scolastico e accademico e si trovò impegnato in alcune missioni all’estero fra cui, per lui significative, quelle nella Repubblica Democratica Tedesca e in Canton Ticino. Venne nominato Ministro Plenipotenziario di seconda classe il 22 dicembre 1972 e Ministro Plenipotenziario di prima Classe il 3 giugno 1977.

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Su suggerimento dell’allora Ministro Boris Biancheri Chiappori, il Segretario Generale Raimondo Manzini gli assegnò la Direzione Generale del Personale. Luigi Vittorio ricoprì il suo ruolo con grande determinazione anche rispetto al controllo sindacale allora imperante. La sua opera viene considerata energica e tale da lasciare un segno: viene riconosciuta la sua determinazione e autorevolezza grazie alla quale ottenne un’ampia autonomia decisionale.

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Dal 1978 al 1982, Luigi Vittorio fu nominato Presidente della Prima Commissione del Consiglio Superiore della Pubblica Amministrazione.

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Nel frattempo dalla fine del 1977 assunse un incarico di Insegnamento di Istituzioni Politiche dell’Europa Orientale all’Istituto Orientale di Napoli, su iniziativa dell’allora Preside Luigi Ferrari Bravo e con il consenso della Prof.ssa Rita Di Leo. Terrà lezioni regolari nonostante il pendolarismo fra Roma e Napoli fino a quando dovette rinunciare con rammarico nel 1983 per incompatibilità con le norme sul Pubblico Impiego.

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